Gubbio
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Coordinate 43°21′06.44″N 12°34′38.16″E
Altitudine 522 m s.l.m. – Superficie 525,78 km²
Abitanti 31.394
Antica città le cui origini risalgono al culmine della civiltà umbra, come testimoniano le Tavole Eugubine, sette tavole bronzee scritte in lingua umbra conservate presso il locale Museo civico Palazzo dei Consoli. I Romani la designarono con il nome di Iguvium e poi Eugubium. Distrutta dai Goti (552), ai quali subentrarono prima i Bizantini (592) e poi i Longobardi (772), risorse nell’XI secolo, quando si costituì come libero Comune.
Nel XII secolo Gubbio, con la guida spirituale del vescovo Ubaldo vinse una guerra contro Perugia e altre città vicine. Grazie alla sua florida attività manifatturiera, specializzata in maioliche, raggiunse il massimo splendore nel XIV secolo, periodo in cui si arricchì di monumenti e assunse il caratteristico impianto medievale che ancora oggi la caratterizza. Dal 1384 divenne parte del Ducato di Urbino e con questo passò alla Chiesa nel 1631.
Gubbio è tra le più antiche città dell’Umbria, meravigliosamente conservata nei secoli e ricca di monumenti che testimoniano il suo glorioso passato. Architettonicamente rappresenta il capolavoro della civiltà medievale e della società due-trecentesca, articolata nelle corporazioni di arti e mestieri. Testimonianza delle sue antiche origini sono le Tavole Eugubine e il teatro romano situato appena fuori le mura. Domina dall’alto la monumentale basilica di Sant’Ubaldo, custode delle spoglie del santo patrono.
Gubbio ospita capolavori architettonici che simboleggiano e richiamano la potenza di questa città-stato medievale.
Risale all’inizio del XIV secolo, la costruzione del complesso urbanistico di palazzo dei Consoli, simbolo della città e sede museale, della piazza pensile (piazza Grande) e del palazzo Pretorio, oggi sede del Municipio. Da segnalare, inoltre, palazzo Beni, palazzo del Bargello con la famosa fontana detta “dei Matti”, e palazzo del Capitano del Popolo. Di linee rinascimentali il palazzo Ducale, quasi certamente progettato da Francesco di Giorgio Martini, che documenta il fulgido periodo vissuto sotto la signoria dei Montefeltro.
Di grande interesse anche la Cattedrale (XII secolo), dedicata ai Santi Mariano e Giacomo, Santa Maria Nuova, al cui interno si trova la Madonna del Belvedere di Ottaviano Nelli, la chiesa di Sant’Agostino (XIII secolo) appena fuori le mura, San Pietro e la chiesa di Sant’Andrea o Monastero di San Marziale. La chiesa di San Domenico fu costruita dai Domenicani insediatisi nel vicino convento all’inizio del XIV secolo, sulla più piccola chiesa di San Martino, già esistente nel 1180.
Nella parte bassa dell’abitato si sviluppa piazza Quaranta Martiri, nel Medioevo area di mercato, che ospita nel lato meridionale la chiesa di San Francesco, eretta presso il fondaco degli Spadalonga, famiglia che accolse e vestì San Francesco dopo l’abbandono della casa paterna. Di fronte, è possibile ammirare la Loggia dei Tiratori e, sempre nei pressi, la chiesa di San Giovanni, probabilmente uno degli edifici religiosi più antichi della città. Fuori dalle mura, da vedere il Mausoleo romano, la chiesa di San Secondo, la chiesa della Madonna del Prato e la chiesa della Vittorina.
Di grande interesse naturalistico, oltre all’area del Parco del Monte Cucco, la suggestiva Gola del Bottaccione.